Biografia e personalità artistica: Angelo Marchetti è nato il 10 gennaio 1930 a Milano, (ma, solo il giorno dopo viene registrato all'anagrafe del Comune di Milano).
Alternando l'attività di pittore a quella di scultore ed incisore, Angelo Marchetti è riuscito a costruirsi un modulo espressivo personale in cui è difficile scindere l'oculata conduzione disegnativa dalle componenti plastiche e cromatiche. Nel gesto esasperato, volutamente deforme ed irregolare delle sue figure è facile avvertire la percezione di stimoli polivalenti nei quali l'irruenza e l'istinto trasudano ad ogni passo, quasi ad evidenziare il turbinio psicologico che attanaglia continuamente l'essere umano deambulante «spinte vel sponte» sotto l'impenetrabile coltre della sua esistenza. «Il mio intento» - afferma l'artista milanese - «è quello di cercare, cercare, cercare, per scoprire la logica per la quale mi trovo nella condizione e nella posizione di uomo.
Esternarsi attraverso un mezzo, nel mio caso l'immagine figurata, e nel contempo valutare nell'intimo i doni positivi e gli stimoli negativi; positivi, come riconoscimento che sento veramente tale, negativi in tutta la loro accezione».
Una componente diarchica sembra continuamente affiorare nei lavori di questo artista che parla di lotte incessanti tra edonismo e patimento, tra Bene e Male, tra Ormudz e Ariman, e quali (bisogna purtroppo convenirne) sono retaggio insopprimibile della bisaccia esistenziale che ci trasciniamo ininterrottamente appresso. Il discorso che Marchetti propone con encomiabile convincimento appare ancora più apprezzabile se si pensa per un attimo che egli conversa senza poggiare su supporti di scuola o di formazione accademica alcuna, se non su quelli di una personale e continua stratificazione empirica guadagnatagli dal suo impegno di autodidatta che sappiamo sempre più laborioso e sofferto di qualunque corso di studi regolari.
Pensiero sull'arte. «L'arte rappresenta l'essenza della vita stessa».
Pensiero sulla vita. «La vita è coscienza, formazione diretta a cogliere i lati più importanti dell'esistenza stessa».
Documentazione critica. «L'arte di Angelo Marchetti ci appare semplice e complessa al tempo stesso. Questo artista milanese, non più giovanissimo, che non ha lunga consuetudine di mostre personali per il semplice fatto che la sua schiva umanità mai vi ha attribuito molta importanza, si presenta finalmente con una panoramica validissima della sua ultima produzione; ma un'antologica quindi essendo le sue opere precedenti irreperibili ormai pur se ben collocate, disperse come sono presso una moltitudine di collezionisti piccoli e grandi. Perché si tratta di un pittore circondato da un appassionato consenso di esaminatori, non ignoto al pubblico, da quello più voluto e culturalmente preparato a quello più sprovveduto ma forse per questo motivo più sensibile e spontaneamente onesto...
La tecnica con cui Angelo Marchetti realizza i suoi quadri è semplice: colori magri, senza corpo quasi né spessore; si avverte che il pittore sente le sue opere in grandi dimensioni, per dare maggiore evidenza alle sue strutture scultoree ed alle sue audacie prospettiche, uscite così nell'ansia di raccontare, prive di studi compositivi e di bozzetti preparatori o di altro, quasi alla maniera impressionista. La pennellata è sempre drammatica; un eventuale errore, anche se evidente o di facile correzione, è sempre lasciato per rendere più incisivo il discorso pittorico sul tema che l'artista ha meditato e sul quale a lungo ha riflettuto».